La tecnologia e i social media stanno destrutturando il concetto di istruzione e scuole, docenti, genitori e studenti di tutto il mondo non possono che abbracciare questa nuova realtà. Con l’evoluzione della tecnologia arriva una conseguente evoluzione anche della pedagogia.
Sono diversi i punti trattati da Mark Barnes, editore della serie di libri scritti da educatori di rilievo nel panorama della pedagogia intitolata “Hack Learning” – in questo articolo dal titolo “No, Students don’t need grades” e che potete consultare in lingua originale inglese a fondo pagina.
Tra i punti cardine c’è una riflessione sul bisogno di aggiornare come determinare e/o valutare l’apprendimento, eliminando il concetto di buono/brutto voto e spostando il focus sulla vera performance scolastica priva di pregiudizi o aspettative.
Per passare da una valutazione standardizzata a una classe senza voti, ecco alcuni step fondamentali, proposti e approfonditi nell’articolo:
- Pensare al bene degli studenti prima di tutto
- Dire ai genitori esattamente perché eliminare i voti
- Unire le proprie forze con la scuola e la comunità
- Coinvolgere gli studenti nella preparazione delle valutazioni
Link all’articolo: No, Students don’t need grades